Posta nella zona residenziale più bella della città, la villa è una costruzione che risale all’anno 1981 esposta dal lato sud verso il cuore del centro urbano con tutti i suoi servizi annessi e dal lato nord-est verso le montagne di Bagheria. La proprietà è immersa in un giardino di circa 1.800 mq, presenta diverse verande su più lati del fabbricato. E’ caratterizzata da un ampio viale con annessa area parcheggio coperta. All’esterno, si trova una cucina abitabile con area barbecue e un gazebo in muratura con un tavolo per le cene e i pranzi all’aperto. Al suo interno l’immobile è caratterizzato da ampi spazi con vetrate decorate e con tetti a doppia altezza. Dall’ingresso principale si accede al salotto di rappresentanza della villa con un imponente camino e un rivestimento in legno lucido che sottolinea la forma particolare del soffitto. Le stanze sono molto grandi con diversi armadi a muro e un piano cantinato dedicato al relax di tutta la famiglia. Bagheria è detta anche Città delle Ville. Dopo Palermo, è il comune più popolato della città metropolitana ed il dodicesimo della Sicilia, situato sulla costa tirrenica della regione ad 8 Km dal capoluogo. Tra il VII e il III secolo a.C. è attestato lo strategico insediamento di Monte Porcara, situato a 3,5 km in direzione sud-ovest da Bagheria. La città di Bagheria sorge in una stretta piana a sud-est della città di Palermo, sovrastata dal Monte Catalfano insieme al Monte Consona e alla Montagnola di Serradifalco, dove si estendeva la cosiddetta Foresta della Bacarìa. L'origine urbanistica di Bagheria ebbe inizio dall'edificazione del Palazzo Butera ad opera del principe Giuseppe Branciforti, ultimata nel 1658 da una precedente masseria di proprietà di Benedetto Rizzo, che Branciforti aveva acquistato nel 1595. Il tessuto urbano si sviluppò da una serie di modeste costruzioni dove alloggiavano gli inservienti di Giuseppe Branciforti; tra il 1653 e il 1697, benché in assenza di licentiapopulandi, vennero realizzate 43 abitazioni, mentre tra il 1705 e il 1723 si ebbe un incremento di 137 unità abitative. Nel 1769 si venne a delineare l'asse principale dell'impianto urbanistico bagherese ad opera di Salvatore Branciforti - ovvero il Corso Butera, popolarmente detto Stratuni per differenziarlo dallo Stratunieddu (il Corso Umberto I) - insieme alla costruzione della Chiesa Madrice che fu ultimata nel 1771.