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Vendita: Tuglie - Palazzo / Stabile via Vittorio Veneto 15, Tuglie

Vendesi nel centro storico di Tuglie, bellissima dimora storica Liberty. Si tratta di una costruzione in muratura di conci di tufo delle cave locali coperte con volte a padiglione, provvisti di fregi, cornici, archi e colonne in pietra leccese. Al piano terra troviamo un vano con bagno attualmente con destinazione commerciale. Attraverso una grande scala si accede al primo piano dove si trovano 6 grandi vani, un bagno un bellissimo terrazzo a livello fronte strada con colonne in pietra leccese, ed un terrazzo retrostante dal quale si accede ad un ulteriore vano adibito a lavanderia e alle scale esterne che portano all'area solare di esclusiva proprietà con splendida vista sul centro storico e sulla campagna fino al mare di Gallipoli. Classe energetica G.Per ulteriori soluzioni www.dimorasalento.it L'esistenza di quattro menhir (Monte Prino,Nove Croci, Caruggio, Scirocco) e delle "Grotte Passaturi" conferma che il territorio circostante è stato frequentato sin da epoche remote. In particolare, per le grotte, chiamate anche "case vecchie", si ipotizza siano state usate come dimora dall'antico popolo dei Tulli, una popolazione stanziata sul posto al tempo dei romani, meno importante e famosa dei Messapi. La loro presenza è documentata dallo storico romano Tito Livio che considerava i Tulli persone di classe inferiore (minores gentes). Le prime notizie si fanno risalire a Plinio il Vecchio in quanto, parlando in un suo scritto di Aletium, l'attuale Alezio, accenna ad un altro centro abitato situato a nord-ovest e identificabile con la posizione di Tuglie[11]. Un primo nucleo abitativo propriamente detto sorse nel XIII secolo con il nome di Casale Tulli e, intorno al 1270, apparteneva ad Almerico di Montedragone, un ufficiale dell'esercito di Carlo d'Angiò. Nel 1280 Almerico si allontanò dal casale per sedare una rivolta popolare scoppiata a Taranto; della sua assenza approfittò Gervaso da Matino che occupò il casale e gli attribuì il nuovo nome di Castri Tulli. Dopo la devastazione di Otranto del 1480 da parte dei Turchi ottomani, i paesi dell'entroterra subirono la stessa sorte e il casale di Tuglie fu completamente distrutto. Per un lungo periodo di tempo, il feudo rimase totalmente disabitato e passò in proprietà di diversi feudatari. Nel 1681 venne acquistato dal nobile gallipolino Francesco Antonio Cariddi, al quale gli successe il figlio Pietro. Nel 1696 divenne di proprietà della marchesa di Arnesano Antonia Prato, la quale, insieme con il marito Ferrante Guarino, signore di Poggiardo, si trasferì nella residenza baronale di Tuglie. I Guarino operarono la prima riforma fondiaria e con loro si ebbe una significativa crescita demografica ed economica. Nel 1715, alla morte della baronessa Prato, il feudo fu assegnato al primogenito Fabrizio, che morì il 22 settembre 1717, lasciando il feudo al fratello Filippo. Nel 1737 Carlo III di Borbone, con proprio decreto, istituì l'Università di Tuglie che immediatamente elesse il suo primo sindaco, un c

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