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Vendita: Torri del Benaco - Trilocale Strada Regionale 249 30, Torri del Benaco

TORRI DEL BENACO - Ad un passo dal paese in posizione introvabile fronte lago si sta realizzando questo esclusivo contesto di sole cinque lussuose unità dotate di giardini privati che sembrano tuffarsi direttamente nel lago, ampie terrazze ed una bellissima piscina. La costruzione altamente tecnologica prevede serramentistica con telai in legno lamellare tristrato antieffrazione a scomparsa con porte scorrevoli con veneziane elettriche per proteggere dal sole. Il riscaldamento sarà a pavimento ed il raffrescamento al tetto attraverso impianto aria acqua con pompa di calore. Verrà realizzato un impianto di deumidificazione e di ventilazione controllata per aumentare al massimo il confort. Videocitofono, antenna satellitare, domotica per il comando di tutta la dotazione tecnologica degli appartamenti. Possibilità di personalizzazione Da: Le origini di Torri del Benaco si perdono nella notte dei secoli. I primi segni della presenza dell’uomo sono da far risalire al 2000 circa a.C.: nel 1978, durante scavi nel centro storico furono rinvenuti frammenti in ceramica decorata e oggetti in selce attribuibili all’età del bronzo e negli anni ’60 vennero trovate tracce di un antico insediamento palafitticolo. Altre testimonianze della presenza umana di quel periodo sono le numerose incisioni rupestri, raffigurazioni di notevoli dimensioni incise su lastre di pietra. Torri (Tulles) entrò a far parte dell’Impero romano verso la fine del I sec. a.C.: lo conferma il rinvenimento di monete di età imperiale e molti toponimi ancora esistenti come Le Sorti (sortes) e Il Salto (saltus); lo dimostrerebbero soprattutto la torre ovest del Castello e l’impianto urbanistico del porto e del Trincerò, nella parte nord del centro storico. Dopo la caduta dell’impero romano, dilagarono le popolazioni dei Goti, poi dei Longobardi e dei Franchi e agli inizi del X sec. penetrarono gli Ungari. Perciò l’allora re d’Italia Berengario I°, che nel 905 giunse e si fermò a Torri, fece erigere la cinta muraria di cui rimangono ampi resti e la Torre di Berengario, ora in piazza della Chiesa. A Torri datò 6 diplomi con i quali volle ricompensare con donazioni coloro che lo avevano aiutato contro Ludovico III di Borgogna. All’inizio del I millennio Torri godeva di un’importanza strategica e di una certa rilevanza politica essendo sede del Consiglio della Gardesana. Nel XII secolo la sponda veronese del Lago di Garda vide passare le truppe del Barbarossa; a questo stesso periodo risalgono la Chiesa di San Giovanni, nei pressi del vecchio cimitero, la Chiesa della Trinità, al porto, e San Gregorio a Pai. Con l’avvento degli Scaligeri a Verona, a Torri vennero rafforzate le difese del porto, creando una darsena fortificata e innalzato il Castello voluto da Antonio Della Scala, sulle rovine di una struttura preesistente, uno dei fortilizi più importanti di tutto il Garda. Attualmente ospita un interessante Museo etnografico, con gli aspetti più caratteristici della cultura locale e sul lato me

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