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Vendita: Trevi - Villa Località Sant'Antonio 1-9, Trevi

VILLA ANTICA DI 600 MQ. COMPOSTA AL PIANO TERRA DA INGRESSO CUCINA TINELLO STUDIO SERVIZIO. AL PIANO PRIMO DA SALONE TRIPLO CUCINA DUE CAMERE DOPPI SERVIZI PIANO SECONDO CINQUE CAMERE DOPPI SERVIZI E GRANDE SOFFITTA. COMPLETA LA PROPRIETA' UN GIARDINO DI 4500 MQ. CON BOSCHETTO E SERRA DI 70 MQ. TREVI, prestigiosa proprietà risalente al 1.700 consistente in villa completamente ristrutturata nel 1920 da architetto tetto completamente sistemato recentemente su tre livelli con ascensore con bellissima scala in legno le due camere principali sono delle suite di altri tempi con anticamera, bagno completo e camera le altre camere sempre molto grandi con il lavandino con limonaia parco con boschetto privato in posizione stupenda PLINIO MARCONI Si iscrive nel 1910 ai corsi di Ingegneria civile e Architettura del Politecnico di Torino, dove rimane fino alla prima guerra mondiale, quando viene chiamato come tenente nel corpo dell'Artiglieria di montagna. A conflitto concluso si trasferisce a Roma con i fratelli, dove consegue la laurea in Ingegneria edile con il massimo dei voti. Nel 1920 è chiamato da Gustavo Giovannoni a fungere da assistente al Corso di "elementi delle fabbriche" presso la Scuola di applicazione per ingegneri. Entra nell'ambiente culturale della Roma degli anni venti, dove sono influenti le figure di Giovannoni e Piacentini, avvia quindi la sua attività professionistica all'interno dell'Istituto per le case popolari di Roma per il quale progetta alcuni edifici della Garbatella (1920-1926), il cui piano regolatore era stato redatto da Gustavo Giovannoni e Marcello Piacentini,e del quartiere Portuense (1927-1928). La Garbatella diviene in quel periodo un punto di riferimento per il linguaggio architettonico? qui infatti si sperimenta il “barocchetto”, un linguaggio che assorbe le diverse valenze formali della Roma storica e popolare, attuando un mimetismo che allude esplicitamente alla città vecchia e alla tradizione romana, almeno come la intende Giovannoni, un linguaggio che conferisce dignità alle case più modeste e che viene subito adottato per dare decoro ai quartieri a media e alta densità promossi dall'Istituto case popolari. Negli anni 30 comincia ad interessarsi delle architetture minori, compiendo viaggi durante i quali schizza i particolari che poi rielabora nei progetti Icp. Il pensiero di Giovannoni influenza Marconi, in particolare quello del centro antico, inteso come ambiente della città, da conservare, nel 1929 partecipa all'Organizzazione della I Mostra nazionale dei piani regolatori. Nel 1933 si costituisce la Scuola di perfezionamento in urbanistica: Marconi matura l'idea di una sua scelta a favore dell'Urbanistica. Per Marconi l'urbanistica deve essere un problema tecnico, fondarsi su basi solide e certe, rimuovendo ogni estetismo. “Sensibilità e tecnica debbono essere intese unitariamente ed ogni valore contenuto nel giusto piano”. Nel 1934 inizia la sua carriera accademica. Nel periodo tra le due guerre partecipa