Tra mare e campagna, a solo un chilometro dalle spiagge di sabbia di Pescoluse, Salento Agency, vende terreno agricolo di 6.200 mq circa, con progetto in fase di approvazione, per la realizzazione di una villetta vista mare.Il progetto prevede la realizzazione di una cucina, tre camere da letto, due bagni e ampio portico di 30 mq. La villetta dovrà essere realizzata con le caratteristiche volte salentine, volte a botte e volte a stella. E' possibile ottenere le autorizzazioni per la realizzazione della piscina. Dov'è ora Salve è verosimile che già nella preistoria vi siano stati insediamenti umani. Lo testimonierebbero alcuni reperti come parti di contenitori di terracotta e punte di selce. La storia di Salve è stata scritta anche dai Messapi e dai Romani che nel 267 a.C. conquistarono dopo Taranto (272 a.C.) la Messapia nei cui possedimenti era anche l'attuale Salve. Si ritiene che con la consueta spartizione delle terre conquistate da Roma faceva alle truppe vittoriose, furono fondati, anche nel Salento dei villaggi che presero il nome dei legionari cui gli appezzamenti erano stati conferiti. La tradizione vuole che Salve fu costruita sulla terra data in premio a Salvius, centurione romano nel 267 a.C. Salve ha da raccontare anche storie di scorrerie di pirati saraceni, il grande flagello di tanta parte dell'Italia meridionale a partire dal XIV secolo. Per questi assalti tutta la costa salvese è puntellata da belle torri d'avvistamento. Salve fu attaccata il 22 luglio del 1547 da Dragrut che, giunto con le sue navi in prossimità delle coste salvesi, ordinò ai suoi uomini di sbarcare per assaltare l'abitato. I Salvesi però, si resero protagonisti di una eroica difesa, passata alla storia per tenacia, scaltrezza e coraggio, respingendo i pirati dopo un lungo assedio, con colpi di armi da fuoco e lanci di olio bollente dall'alto del loro fortilizio. Tragica la leggenda dell'«Isoletta della fanciulla», uno scoglio ad ovest della torre dei Pali, a circa cento metri dalla spiaggia. Si narra che, durante una delle sue incursioni lungo le coste del Salento, Dragut inviò i suoi uomini a depredare alcune masserie di derrate alimentari. Non contenti i saraceni catturarono la figlia di un colono per rivenderla come schiava. Ma la giovane si oppose con ogni mezzo ai corsari, si rifiutò di rinnegare la religione cristiana e aver salva la vita. Fu uccisa e gettata in mare dallo stesso Dragut. Qualche giorno più tardi, il corpo della fanciulla fu ritrovato da alcuni pescatori sull'isoletta, ricoperto da un velo di sabbia. Da quel momento lo scoglio venne chiamato l'isola della fanciulla.